venerdì 29 ottobre 2021

Come se qualcuno vi vedesse nudi di Elisa Longo

“Come se qualcuno vi vedesse nudi è una raccolta di racconti forti, energici e vitali come la sua autrice, Elisa Longo, editor e autrice. Uno stile conciso e diretto che spinge a divorare le pagine, non lascia indifferenti e sedimenta in profondità. L’autrice ha esordito ad agosto, con la sua prima silloge poetica, Buttate la poesia tra le gambe di una donna che passeggia, ebook edito da iQdB edizioni che ha riscosso un grande successo. Elisa Longo ci propone cinque racconti spiazzanti, grotteschi, crudi e surreali. La nudità, non solo fisica, ma soprattutto dell'animo, è la vera protagonista della raccolta e si rispecchia nella scrittura dell’autrice” (dalla intro di Emanuela Boccassini)

Cura editoriale Giuseppe Mauro 
 
Elisa Longo nasce a Tradate (Va) il 14 maggio 1974 da genitori pugliesi. Cresce e respira l’aria di Panni, un paesino a 801 m.s.l.m del Subappennino Dauno. Si laurea in lingue e letterature straniere all’Università Cattolica di Milano. Lavora come correttrice di bozze e editor per case editrici medio piccole e collabora con una grande casa editrice nella redazione di schede libro. Si occupa di campagne di ufficio stampa ed è una giornalista free lance. Legata al panorama letterario milanese si innamora del Festival Internazionale di Poesia di Milano, una realtà indipendente e pluralista. Partecipa al Premio Italo Calvino nel 2017. Scrittrice di racconti e poesie, decide di partecipare alla sua prima lettura pubblica solo nel novembre 2017. Il pubblico si incuriosisce e comincia a interessarsi alla sua poetica che sembra emergere dal nulla. Nel maggio 2018 vince il “No Lunch Poetry Slam” dell’edizione del Festival Internazionale di Poesia di Milano e comincia la sua collaborazione con alcuni poeti della scena milanese. Partecipa a uno spettacolo poetico con la regia di Milton Fernández reinterpretando la poetica di Cristina Campo a cui dedica la poesia Cristina.” Pubblica “Buttate la poesia tra le gambe di una donna che passeggia” curata da Stefano Donno de I Quaderni del Bardo edizioni ad agosto 2018. Il libro riscuote un grande successo.

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https://www.amazon.it/Come-qualcuno-vedesse-Elisa-Longo/dp/1071374338/ref=sr_1_15?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&keywords=stefano+donno&qid=1565720899&s=books&sr=1-15

 


 

giovedì 28 ottobre 2021

Athanor: Trattato Alchemico - nuova edizione di Stefano Delacroix

L'Athanor è il luogo interiore della trasmutazione, dove l'alchimista realizza l'Oro Filosofico. Un'antica metafora sottende il fatto transazionale e potente del risveglio iniziatico, un processo volto a sbozzare la materia grezza e rivelare il passaggio segreto dell'Alchimista. Fondendo l'antica conoscenza alla nuova, e rinsaldando la propria presenza consapevole, il discente sgroviglia il filo arianneo perché gli sia finalmente chiaro l'itinerario che lo condurrà fuori dagli intricati e dolorosi labirinti psichici della modernità.


Stefano Delacroix (Taranto, 18 agosto 1966), pubblica nel '94 l'album "Ribelli" (ed. Hobo, distribuzione Sony Music) e nel '97 "La Legge Non Vale" (ed.Hobo, distribuzione Sony Music). Dedicatosi alla carriera di scrittore, pubblica successivamente i romanzi "La Memoria del Mare" (2006, ed. la Riflessione), "Peristalsi" (2007, ed. il Foglio), "Il Sesto" (2008, Lupo editore, 2012 in II° edizione), "Nigredo (2013, ed. I Libri di Emil) e "Calm Beach" (2015, ed. I Libri di Emil). Alchimista e studioso di Filosofia, Onironautismo e tecnologie della psiche, celebra il suo esordio saggistico con “Athanor, la Scienza Segreta del Cuore” (i Quaderni del Bardo edizioni di Stefano Donon 2019).L’immagine di copertina interna è di Maximilian VetranoLe immagini “Moire” e “Ruota della fortuna” sono di Roberto Shambhu
 
 

 

CreActivity Branding: Poetiche e Storia della CreAttività dal Rinascimento ad oggi di Donato Di Poce (I Quaderni d’Arte del Bardo Edizioni a cura di Donato Di Poce))

La storia del pensiero che ha chiuso il secondo millennio è stata connotata da una sorprendente presenza della logica che, dopo una inerzia secolare, aveva ripreso vita dalle fondamenta poste da Aristotele per svilupparsi in un alacre accrescimento e in una dinamica sistemica. Tuttavia se i presupposti aristotelici hanno mantenuto il loro valore di base, la possibilità di una nuova interpretazione, intesa come strumento scientifico, ha portato a costituire una nuova applicazione che ne proietta le possibilità operative: la creatività. Si tratta di rinunciare alle richieste razionalistiche, che si riconducono sostanzialmente alla ragione per ottenere risposte ad ogni quesito, per accettare che sia possibile arrivare a conclusioni corrette seguendo strade alternative, spesso più agevoli e scorrevoli. In questa “nuova” prospettiva la logica nutrita dalla creatività non è più un confine imposto, ma uno strumento incredibilmente efficiente per esplorare il campo delle possibilità, una disciplina indispensabile alla cultura manageriale che costruisce il legame tra il “fare” e il “saper fare”. (dalla prefazione di Antonello Goi)

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Poetry Box di Donato Di Poce (I Quaderni d’Arte del Bardo Edizioni a cura di Donato Di Poce)

Queste Poetry Box pur essendo il cuore pulsante e appendice del Progetto ©Archivio Internazionale “TACCUINI D’ARTISTA” di Donato Di Poce, (www.taccuinidartista.it), ha una sua specificità e originalità, e un duplice scopo: didattico e focus poetico su un media che ha caratterizzato le avanguardie del ‘900 e ancora denso di “ContaminAzioni” e sviluppi. La scatola, come contenitore ma anche come matrice di senso e di messaggi, custode di sogni e segreti, culla di semi visionari e poetici, in cui immagina, segno, parola e visione si contaminano felicemente e diventano scrigni magici di poetiche di importanti artisti Internazionali e di Alunni della scuola sapientemente guidati e seguiti da Mauro Rea. Queste poetry box, spesso sotto forma di libro d’artista, altre volte di contenitore informale delle più ardite sperimentazioni di linguaggi artistici(disegno, poesia visiva, collage, fotografia, poesia), a volte di pure provocazioni visive, raccolgono i disegni preparatori degli artisti, i diari, i dessins e i collages, le sinopie, gli “sketchbook”, i progetti, i “carnets” gli scarabocchi, la “mail-art” e i “libri monotipi”, in una parola “I percorsi nascosti della creatività”, che ci permettono di entrare nelle “stanze segrete” e negli “atelier” degli artisti, di sbirciare dal loro buco della serratura, per vedere, toccare, leggere, “i taccuini segreti degli artisti”. Queste poetry box, vanno di pari passo con l’originalità dei ”Taccuini d’Artista” e della Street Art di cui condividono la pura passione della ricerca e della comunicazione più intima e vera. Un grido esistenziale tra ricerca artistica e condivisione dell’intimità cosmica, una ricerca di etica e solidarietà che traccia in modo indelebile il cammino dell’umanità. (Donato Di Poce)

 

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L'acqua si fa brina scomparsa di Rita Maria La Boria

Ogni verso di Rita racconta la bellezza: cercata, scoperta, assaporata. Poi nascosta, oltraggiata, sprecata. Infine trasformata, poi perduta e di nuovo ritrovata. E ogni singola parola, nella sua poesia, ha in sé il desiderio di custodirla: preservarla dai cambiamenti di stato o di luogo, di spazio e di tempo, di testa o di cuore, insiti nel vivere e nel normale fluire delle cose, cui bisogna comunque guardare col cuore grato.

 


Non potrà mai essere un caso se l’ultima parola di questa silloge sia appunto “bellezza”. E non potrà mai essere un caso se, alla fine di questa emozionante lettura, tutta quella bellezza riaffiorerà improvvisa alla gola di ogni lettore, come una piena inarrestabile, a inondare fino al mento. Fino a che, da quel piccolo germoglio segreto di umanità, troppo spesso rattrappita e violentata, che però tutti conserviamo dentro, non sentirete di colpo rifiorire l’anima di una commozione nuova e da troppo tempo attesa. (LUIGI MARIANO)

Photo by xandtor on Unsplash

Rita Maria La Boria nasce a Udine il 15.02.1965 Docente di sostegno di scuola primaria, l’autrice ha partecipato nell’ottobre del 2016 al "Secondo Premio Internazionale Salvatore Quasimodo" con la raccolta di poesie "Anomia – Pensieri in libertà”, per la quale è stata poi insignita della Menzione di Merito (1 aprile 2017), da una giuria presieduta da Alessandro Quasimodo, poeta, regista ed attore, figlio del Premio Nobel per la letteratura. A seguito del riconoscimento, il libro è stato selezionato per la pubblicazione dalla Aletti Editore. La poesia "Senza Traccia" è stata selezionata ed inserita nella raccolta poetica del Premio. "Un bussare convinto" compare in un'altra Antologia che raccoglie gli autori del "1° Premio Internazionale Maria Cumani Quasimodo”.
E' stata insignita, in data 26.11.2017 del premio “Presenze latisanesi” Coccarda d’oro 2017, con cerimonia ufficiale presso la Sala Consiliare del Comune di Latisana (Udine) e alla presenza del Sindaco, per la pubblicazione del libro Anomia – Pensieri in libertà.
Il libro è stato presentato sia in Friuli Venezia Giulia dove risiede, sia fuori regione, con format diversi: reading da sola o in collaborazione con artisti, musicisti, attori.
Ad agosto 2018ha partecipato al Festival Internazionale di Poesia “Flussi DiVersi”
ANOMIA A DUE VOCI è uno spettacolo rappresentato in diverse date sul suolo nazionale, in cui le poesie dell'autrice e le cover d'autore dell'interprete Giorgia Zangrossi s'intrecciano in un continuum narrativo e musicale sugli echi della grande musica cantautorale odierna e del passato.
DISATTESI NAUFRAGI sarà il titolo del loro nuovo spettacolo di Poesia e Canzoni che verrà proposto in anteprima il 4 gennaio 2019 a Roma
 

 

Pelle accesa (Burning skin): nuova edizione di Maria Caspani

“In questi versi, pubblicati in italiano con a fronte la traduzione in inglese fatta dalla stessa autrice, Caspani riesce a trasmettere al lettore una visione del mondo contemporaneo acuta e mai scontata, affrontando tanti temi di drammatica attualità, grazie anche alla professione di web producer e reporter svolta durante gli anni di soggiorno a Londra, quando si occupava di diritti umani e delle donne”. (Dall’introduzione di Laura Garavaglia)


È tutto questo che infiamma la pelle, che genera nell’autrice una conflittualità irrisolta e permanente, i cui esiti non possono essere definiti né trovare un approdo nell’ambito di questo scarno libretto: mi pare piuttosto un campo aperto, una “Battaglia” (per citare il titolo ancora di un’altra poesia) che deve ancora cominciare, sebbene i pensieri dei contendenti siano “già stanchi” come se l’esito fosse scontato, o non così importante. Il problema non è come finirà, il problema è che sia –ancora- una battaglia. È lo stato d’animo complessivo quello che Maria Caspani vuole trasmetterci e la “pelle accesa” vale probabilmente anche come un segnale d’allarme, un semaforo rosso per indicarci che le cose non vanno come dovrebbero, il rapporto tra noi e le cose e noi e noi stessi non è quello giusto, e forse sarebbe il caso di crearsi uno spazio per fermarsi e pensarci su. Leggere queste poesie non è certamente sufficiente, le parole hanno mancato da tempo la loro missione, tuttavia… (Andrea Tavernati)

Dopo aver conseguito una laurea triennale in filosofia e un master in giornalismo a Milano, si trasferisce a Londra per lavoro. Approda alla Reuters Foundation dove lavora come web producer e reporter occupandosi di diritti umani e delle donne. Nel 2014 si trasferisce a New York lavorando prima come corrispondente dall'ONU per Reuters Foundation e dal 2015 alla Reuters Digital, dove si è occupata di social media e live news durante la campagna presidenziale americana del 2016. Dal 2018 si occupa di sondaggi condotti da Reuters in partnership con l’agenzia Ipsos. “Scrivere ai margini della vita” (I Quaderni del Bardo, 2019) in inglese e italiano, è la sua nuova raccolta di poesie

Photo cover by Marco Tommaso Fiorillo 
 



Donne per l’Arte: L’Arte invisibile delle Donne nell’Arte Contemporanea di Donato Di Poce (I Quaderni d'Arte del Bardo a cura di Donato Di Poce)

Un viaggio nell’arte contemporanea unico nel suo genere quello affrontato dal poeta e critico d’arte Donato Di Poce in questo suo nuovo lavoro editoriale. Percorsi estetici e formali differenti per latitudini e risultati di ricerca, accomunati dall’eccezionalità di ogni singola artista analizzata con perizia analitica da un punto di vista critico e poetico. Le protagoniste sono Maria Elena Danelli, Maria Galano, Aurora Maletik, Maria Mesch, Enza Miglietta, Paola Scialpi, Betty Zola. Questa è la singolarità dell’opera, che continua la tradizione editoriale de I Quaderni d’arte del Bardo per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno.

“Dal punto di vista stilistico Maria Elena Danelli predilige il collage (spesso tessuto e carte insieme alla pittura) e l’inserimento della parola sia come segno che come significante, a volte con singole parole altre volte con interi versi o aforismi a suggellare un concetto, un’idea espressa nell’opera, ma non disdegna il disegno(anche di sottili trame erotiche) e l’informale”
“Maria Galano è un’artista che sa esprimersi nella piccola come nella grande dimensione (cosa difficilissima) che riesce a pochi maestri dell’astrazione e dell’informale”
“La sua Azione creatrice produce magie e un enigma di bellezza senza tempo e senza limiti, che con la luce cattura il tempo e il clic di un pensiero irretisce le vibrazioni dell’infinito, e il sogno inizia a catturare tempo, movimento e sensi. E Aurora Maletik inizia a svelare segreti, a sognare e farci sognare. E come diceva una grande filosofa del sogno creatore, Maria Zambrano, “ Sognare è già svegliarsi”.Per Maria Mesch – “Più o meno un frammento, una linea sospesa, interrotta tra cumuli di curve, inchiostri randagi, fogli colorati; ghirigori arrivati quasi per caso, spuntano timidi tra favole di mare, ogni tanto pugnalano, ridono, seducono, barcollano, tossiscono, si tuffano zigzagando tra le foglie, tra bollicine timide, incerte, radiose, cariche di grazia evanescente e chiara, tra brandelli d’icone.
“Il titolo di questo scritto IL DIARIO DI BORDO, riassume bene il mondo artistico e poetico di Enza Miglietta, in quanto la sua ininterrotta attività artistica che vide l’esordio nel 1988 a Ravenna si è protratta sino ad oggi con tappe espositive tra le altre a Milano, Lecce, Torino, Ferrara, Montecarlo, Trento, Barcellona, Wurzburg, Memmingen, Malcesine dove attualmente opera nel suo bellissimo Atelier, come un Diario di bordo quotidiano di storie, emozioni, viaggi e poeticherie varie e per il fatto che la poetica delle annotazioni minime (ma essenziali e del viaggio esistenziale emozionale )diventa simbolo e praxis quotidiana…una parola, un segno, un colore, nelle sue mani diventano un segno, una colore e una parola universale.”

“Paola Scialpi, Pittrice, artista, attiva dagli inizi degli anni '70 ha collezionato più di cinquanta tra mostre ed eventi unici in Italia e all’estero tra cui America, Arabia Saudita, America (New York) e Kosovo, comparendo inoltre nelle più prestigiose pubblicazioni d’arte. Hanno scritto di lei numerosi critici e Poeti, tra cui, Toti Carpentieri, Marina Pizzarelli, Pietro Marino, Antonella Marino, Luciano Caramel. Fino agli anni Novanta Paola Scialpi ha “utilizzato” l’arte per affrontare tematiche e soggetti attuali e spinose come l’immigrazione e la prostituzione minorile, la condizione della Donna.”

“Betty Zola, donna colta e sensibile, infaticabile frequentatrice di mostre d’arte contemporanea, musei e libri, è aperta alla contaminazione dei linguaggi culturali e alla sperimentazione tipica delle migliori avanguardie del ‘900 e non si sottrae al confronto stilistico-poetico con i suoi colleghi, e prova ne è la sua partecipazione a numerose collettive in giro per l’Italia e il rapporto costruttivo e privilegiato con poeti e personaggi della cultura contemporanea come Alberto Casiraghi, Nicola Frangione, Adriano Pasquali.” Testi di Donato Di Poce / Cura editoriale Valentina Sansò
 
 

 

EMILIO VILLA: e l’arte dell’uomo primordiale: estetica dell’origine di Gabriella Cinti (I Quaderni d'Arte del Bardo a cura di Donato Di Poce)

Questo saggio intende esplorare un aspetto di grande importanza per la comprensione della personalità eclettica di Emilio Villa, illuminando un nucleo di pensiero antropologico alla radice della dimensione artistica e dimostrando il nesso consequenziale dell’unità della lingua, del pensiero, dell’arte e del sacro: giunge così a inverarsi il rapporto, indissolubile nella dimensione originaria, tra scrittura e immagini, in un’unità sostanziale delle manifestazioni espressive umane. Prendendo spunto dalle incisioni rupestri di antiche caverne, in Francia e in Italia, Villa attribuì a queste manifestazioni “primitive” un ruolo pionieristico all’origine dell’arte e un senso di ri-generazione del mondo. Pertanto, le riflessioni proposte in questo saggio intendono porsi come contributo per una lettura più approfondita della personale riflessione di Emilio Villa nei confronti dell’arte, da cui emerga il fondo abissale della sua originale e archetipica concezione artistica. (GABRIELLA CINTI, 14 APRILE 2019)


Photo cover "Volo primordiale" by Stroli

Gabriella Cinti, nata a Jesi, italianista, poeta, scrittrice, saggista, performer in greco antico.
Libri: Poesia: Suite per la parola (Péquod, 2008), Euridice è Orfeo, (Achille e la Tartaruga, 2016), Madre del respiro(con la prefazione di Alberto Folin) (Moretti e Vitali, 2017). In uscita: La lingua del sorriso: poema da viaggi (con la prefazione di Francesco Solitario), Prometheus editore, Saggi: Il canto di Saffo-Musicalità e pensiero mitico nei lirici greci, Moretti e Vitali, 2010. Sulla sua poesia, il saggio: Franco Manzoni, Femminea estasi. Sulla poetica di Gabriella Cinti, Algra editore, Catania, 2018. Vincitrice di numerosi premi nazionali e internazionali, sue poesie sono presenti in diverse antologie, presente in Festival letterari internazionali.
La sua mail è gabriella.cinti@yahoo.it

 

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L’acqua è seminale di Riccardo Giuseppe Mereu

Le parole di Riccardo Giuseppe Mereu lasciano senza punti di riferimento “Sono così confuso…/ E allora esco, altrimenti affondo/ come una barca/ priva di timone, solo con i remi/ della volontà./ Dove ti trovo, quando mi sveglio? Dove mi sveglio, quando ti trovo? ”. L’alto diventa basso , niente è come appare, tutto viene messo in discussione . I punti fermi della sua poetica rimangono i luoghi e le date in cui scrive che lui riporta sotto ogni poesia. (…)


Fare un viaggio nella silloge di Riccardo Giuseppe Mereu presuppone una caduta incondizionata nell’universo delle sue parole che sovvertono lo status quo, si dirigono verso il caos, per poi tornare a noi arricchite di nuovi significati filosofici. (Elisa Longo)

Cura editoriale Valentina Sansò / Photo cover by Matthew Henry on unsplash
 
 
 
 

 

VOLEVO SCRIVERE UN POST, POI MI SONO DILUNGATA di di Anna Lena Polo

È un genere letterario, quello del memoir, oggigiorno molto frequentato dagli scrittori, e dunque benvoluto dall’editoria. Al di là della po...