venerdì 30 giugno 2023

Inquietudini di Luca Imperiale

Luca Imperiale è nato a Brindisi nel 1983. Vive a Sannicola, nel Salento. Nel 2015 si è iscritto all’istituto di scienze religiose di Lecce, l’ISSRM “Don Tonino Bello” conseguendo il titolo magistrale con una tesi intitolata: “Tratti antropologici in Dostoevskij. Nell’inquieta sofferenza la libertà cristiana”. Ha pubblicato: “I giorni dell’ombra. Diario degli occhi disarmati” (Musicaos editore, 2020); ha curato “Danteide(e)” (5emme), raccolta di contributi scritti in occasione del 7ooesimo anniversario della morte di Dante Alighieri. Nel 2022 ha pubblicato, il poema “Il Balordo” per Spagine - Fondo Verri edizioni e il racconto in versi “Il tempo di Pinocchio” per Controluna. “Inquietudini” è il suo primo romanzo.

Con una ballata di Mino De Santis

Il disegno in copertina è stato realizzato dalla giovanissima Alice

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martedì 6 giugno 2023

Urano di Laura

Esce Urano. Raccolta di versi. Laura è nata a San Benedetto del Tronto (AP), dove tuttora vive e lavora. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Bologna, è insegnante in una Scuola Secondaria di Primo Grado. Amante e cultrice fin dalla più tenera età della scrittura in versi, suoi testi sono stati premiati o segnalati in diversi concorsi letterari, tra gli altri: finalista al Premio Internazionale di Letteratura “Città di Como” 2019 nella sezione inediti; Premio “Lorenzo Montano” 2021, Menzione d’Onore con la raccolta inedita Acqua; Premio “Poesia Onesta” 2022 con la raccolta inedita Transizioni (miglior silloge marchigiana). Urano (Premio “Europa in versi” 2022) è la sua opera prima.

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domenica 4 giugno 2023

CHIODI BATTUTI: haiku scelti di Akano Yotsuba a cura di Diego Martina

 Nel discorso tenuto durante la cerimonia di premiazione alla 34esima edizione del Premio Nuove Voci dello Haiku Moderno (現代俳句新人賞), il vincitore Akano Yotsuba (1977-) ha definito lo haiku «la forma poetica più bella dopo il silenzio», sottolineando con tali parole quanto la brevità (di fatto quasi prossima al silenzio) giochi in esso un ruolo fondamentale. Yotsuba non è certo il solo: già in passato, infatti, autori come Terayama Shūji avevano definito lo haiku «un ago», rintracciando nella brevità della forma la ragione della sua “puntura poetica”. Tuttavia, è proprio questa brevità concisa a essere talvolta considerata il limite intrinseco dello haiku, in quanto difficilmente ciò che è grande riesce a trovare spazio in ciò che è piccolo. Ma tale assunto – pure ipotizzabile a seconda dei casi – viene del tutto azzerato nei componimenti di Yotsuba, dove lo haiku non è più ciò che intende esprimere, quanto ciò che intende indicare. Proprio come nel celebre insegnamento Zen del dito che indica la luna, dunque, lo haiku si fa dito, e nel leggere i singoli componimenti c’è chi scorgerà la luna di volta in volta indicata e chi, per forza di cose, si fermerà a osservare il dito. (dall’introduzione di Diego Martina)

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giovedì 1 giugno 2023

ARTnote n°5 _ Francesco Pasca

Francesco Pasca, scrittore di passaggio, nato a Sanarica (Le) di martedì 11-06-1946. Nel '79 scrive con la semiologa del Gruppo '70, Rossana Apicella, il manifesto detto della Singlossia. Tuttora contribuisce con il suo linguaggio verbo visivo. Le sue performance e i suoi elaborati da Milano a Palermo con i maggiori esponenti della Poesia Visiva.

Post-Human Hells // Inferni Post umani di Stefano Donno

  Un libro di poesie che è la narrazione in versi di un’apocalittica visione dell’era post-umana, definita in modo significativo “Inferno”. ...