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giovedì 28 dicembre 2023

Le metamorfosi di Casanova di Attila F. Balázs

Le storie delle Metamorfosi di Casanova presentano l'amore come la motivazione più profonda dell'umanità, il seme della vita e il sorriso dell'esistenza, sentimento principe dell’animo umano, senza il quale la vita stessa sarebbe un tunnel buio.

Prendendo come pretesto per le sue narrazioni la "gloria" di un personaggio noto per le sue avventure erotiche, Attila F. Balázs fa dell’eclettica figura di Casanova simbolo del comportamento e delle esperienze erotiche e sentimentali di ogni lettore uomo; Casanova fa parte dell’immaginario collettivo del genere maschile: la gioia effimera eppure appagante della seduzione. L'amore si manifesta infatti in mille modi diversi, ha mille diverse sfumature. Non potrà mai essere definito totalmente dalle parole, è un sentimento sfuggente, fluido che inonda l’anima, tremore del corpo, esaltazione e pianto. (dalla prefazione di Laura Garavaglia)

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sabato 23 dicembre 2023

Pardes di Alessandra Paradisi (collana Fuochi, diretta da Ottavio Rossani)

Poema inusuale e imprevedibile, questo Pardes (Paradiso): nel nome dell’autrice c’è il suo destino letterario. Leggere il dettato biblico della Genesi sulla propria misura di poeta, che interpreta, ma soprattutto intuisce. La meta: tradurre i pensieri del testo sacro in una leggibilità contemporanea. Un’ispirazione di umanità lontana dalla storia, nell’annullamento dello spazio-tempo, per respirare l’illuminazione del racconto eterno della Creazione. Il coraggio sfiora l’ardimento di capovolgere il senso della visione e suggerire l’umiltà di conoscere l’esperienza umana attraverso il rigore letterario del proprio nome, invertendo la prospettiva storica dell’esistenza: non più il passare del tempo, ma il sentire dell’essere. (Ottavio Rossani)

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https://www.amazon.it/PARDES-Alessandra-Paradisi/dp/B08Z2RLK82/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=Pardes+Alessandra+Paradisi&qid=1616756770&sr=8-1

 


 

venerdì 1 dicembre 2023

Pesci assennati hanno inventato l’acquario di Andrej Sen-Sen’kov a cura di Paolo Galvagni

Andrej Sen-Sen’kov è stato tradotto in 31 lingue. Nel 2015 il PENclub statunitense lo ha premiato per il miglior libro di poesie tradotte in inglese. La prima traduzione italiana di suoi versi risale al 1999 nella rivista “Poesia”. Poi sono seguite pubblicazioni in rivista e in volume. Ha vissuto a lungo a Mosca; in seguito all’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022, ha lasciato la Russia per rifugiarsi ad Almaty (Kazachstan), dove continua a svolgere la professione medica. Nei versi di Sen-Sen’kov* sono palesi i rapporti con il mondo della pittura, come pure la commistione di generi e di nazioni. In particolare il legame con Vermeer: la pittura dello sguardo, la raffinatezza dei dettagli, la loro importanza; si veda la lirica “Vermeer capovolto alcune volte”, in cui domina la creazione e il sostegno dato alla solidità. L’azione artistica e letteraria in particolare lavora sulla conservazione e sul sostegno della solidità della vita e della bellezza nell’essere umano. (Paolo Galvagni)

L’immagine di copertina è realizzata da Kira Freger

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mercoledì 15 novembre 2023

Dove nessuno vive di Massimiliano Marrani

“A ogni inizio sezione ho inserito alcuni appunti sulla poesia che raccolgo da un po’ di tempo. Mi sarebbe stato consigliato di raggrupparli a parte per non appesantire i testi già dal primo verso e non intimidire il Lettore e forse confonderlo. Credo fosse un consiglio tutt’altro che infondato, ma non m’importa. Mi piace l’idea di presentarli come una sorta di siparietto o piccolo test di tenuta. Nei mesi hanno anche avuto la funzione di tenere viva in me la domanda sul senso che avrebbe scrivere poesia quando è evidente che non interessa quasi a nessuno. Le ragioni dell’ormai nota condizione di quest’arte sono di certo più profonde di quanto gli appunti avrebbero l’ambizione di indicare; andrebbero forse ricercate nel progressivo offuscamento di quello sfondo arcaico da cui il linguaggio emerse, per arrivare allo sradicamento di quest’ultimo, così iperinformato, iperspecializzato, privo di misura e in bilico sul nulla. Però è un fatto che quanto si possa definire “verità” lo si domandi alla tecnica - dispensatrice di scienza, tecnologie sofisticate, produttrice seriale di cose - non più all’arte, né alla filosofia né alla religione (…) / dalla nota dell’autore

In copertina: La mia testa © particolare, 70x100
pastello e olio su carta telata, di Massimiliano Marrani

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lunedì 6 novembre 2023

Nelle vene del mondo / Poesie 2000 - 2022 di Donato Di Poce

Nelle vene del mondo è la testimonianza di una mente che si interroga sul posto che la poesia e l’arte occupano nella vita dell’ uomo, e che cerca rispondere sempre attraverso l’onestà. (dall’introduzione di Hiram Barrios)


Donato Di Poce, ama definirsi autoironicamente, “un ex poeta che gioca a scacchi per spaventare i critici”. (Nato a Sora - FR - nel 1958, residente dal 1982 a Milano). Poeta, Critico d’Arte, Scrittore di Poesismi, Fotografo, Studioso del Rinascimento. Artista poliedrico, innovativo ed ironico, dotato di grande umanità, e CreAttività. Ha al suo attivo 43 libri pubblicati (tradotti anche in Inglese, Arabo, Rumeno, Esperanto e Spagnolo), 20 ebook e 40 libri d’arte Pulcinoelefante. Dal 1998 è teorico, promotore e collezionista di Taccuini d’Artista. Ha realizzato ©L’Archivio Internazionale di TACCUINI D’ARTISTA e Poetry Box di Donato Di Poce, progetto espositivo itinerante.

Vedi siti Internet: 

- https://www.wikipoesia.it/wiki/Donato_Di_Poce

  - www.donatodipoce.net 

- www.taccuinidartista.it  

- www.creactivitybranding.it

 

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lunedì 30 ottobre 2023

Gocce di silenzio - Gotas de silencio: Aforismi - Aforismos di Fernando Menéndez con la traduzione di Fabrizio Caramagna (collana di aforsimi Dissensi a cura di Donato Di Poce)

Possiamo allora affermare che questa silloge aforistica di Fernando Menéndez conferma in pieno l’inesauribile vitalità del genere più conciso, più arduo nella sua essenzialità, che l’universo della scrittura conosca. Non solo: laddove pare che tutto sia già stato detto, è sorprendente il modo in cui Menéndez riesca a estrarre dal déjà entendu, dei risvolti inediti e dei punti di osservazione ancora del tutto inesplorati. Quella del nostro autore è dunque un’interpretazione della realtà atemporale tanto peculiare quanto insolita; capace infatti di sorprendere, fornendo nuovi spunti al nostro immaginario.
(Anna Antolisei)

I disegni della cover e interni sono di Josè Fernando Menendez

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domenica 29 ottobre 2023

I MANDALA DI LUCE di Annelisa Addolorato

“La pagina diventa sessione di arte marziale pratica con alternanza esatta di racconti, frasi poetiche e riflessioni”.


(S. Rossi)

“Annelisa Addolorato nei suoi testi cattura Meraviglia e Percezione di simboli, immagini, colori, in un ritmo del fare, del dire e dell’agire poetico magico, mistico, ancestrale. Un dimensionare l’esprit poétique in raffinate poesie e prose che si nutrono di un mondo interiore multipolare e decentralizzato, ma vivissimo in un Silenzio abissale, che splende e risplende di luce propria”.


(S. Donno)

Chi è Annelisa Addolorato, Alias ANNE: Artista internazionale, titolare del marchio italiano NPS: navigli poetry slam. Lingue: ITA/ESP/ENG. Mission: Benessere umano, sociale, globale, chang; pratica di scrittura, poesia, t’ai ch’i, shao lin.
Contatti FB: www.facebook.com/laformadellatigre - Instagram: Anne Addolorato
Mail: annelisa.addolorato@gmail.com

In Copertina: Opera di Nino Alfieri, light-artist (Milano) - “Betoniera cosmica” – 2007 e “Mandala che si forma nelle sue geometrie” – 2009

All’interno del volume un’opera di Patrizia Minardi, pittrice (Brindisi) “La giusta direzione”, 2020, acrilico su tela (cm. 50 x 70) - © di tutte le foto in bianco e nero contenute nel libro: Annelisa Addolorato

 

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mercoledì 25 ottobre 2023

Guardando la mar - Il nostro Chi di Annelisa Addolorato

Esce Guardando la mar - Il nostro Chi di Annelisa Addolorato

Annelisa Addolorato è, come la descrive molto bene Marcello Buttazzo nella postfazione, “Un’anima errante come la luna, che, nei suoi transiti, ha saputo stringere al petto tutto il bene del mondo.” La luna, per ben 13 volte merita una lirica, la luna e l’acqua, entrambe fortemente presenti  o forse onnipresenti in questa silloge, questi due elementi così fortemente legati tra loro, sia a livello simbolico che fisico, la luna che condiziona le maree, i cicli mestruali, le gravidanze, i raccolti e le semine, perché di acqua siamo fatti, la luna simbolicamente così legata al femminino, che così bene si palesa nelle parole della poetessa, diventa filo conduttore per la creazione di questo magnifico mondo interiore. Ma ‘Anne’ (persona reale, ma anche personaggio fittizio, character) è errante anche in senso fisico, ha molto viaggiato e vissuto a lungo in molti posti, e nelle sue poesie ritroviamo l’India, la Spagna, il Nicaragua e molti altri posti ancora, e l’influenza che hanno esercitato non traspare solo dall’uso di parole in lingua straniera, ma nelle atmosfere che emergono, per descrivere al meglio lo stato d’animo dell’autrice, che indubbiamente si è nutrita e lasciata permeare da tutto ciò che ha incrociato il suo cammino. (dall'introduzione di Chiara Cordella)

Postfazione di Marcello Buttazzo

 
In copertina Ara dell'eterna primavera, di Sofia Stucchi - acrilico su tela, cm 70x50, 2017/2018

 


 

venerdì 20 ottobre 2023

RE EZRA di Michael G. Stephens

 “Aveva percorso a piedi la Provenza, da giovane; certo poteva camminare da Roma alle Alpi italiane, malgrado la distanza. Ma il viaggio era improvvisato, ricco di impulsività (si legga: irriducibile indifferenza per il dolore che poteva arrecare a lui, o ad altri) e se lo fece a piedi, saltellando, alle volte, smentendo la propria età (era quasi sessantenne), con gli abiti stracciati, ma del resto tutti avevano abiti stracciati. C’era la guerra, e l’Italia non se la passava bene. L’esito era dubbio. Il nuovo governo s’era insediato a Salò, sulle sponde del Lago di Garda. Lui aveva una mappa. Ma una mappa non era il territorio, pensò. (…)”

Traduzione a cura di Angela D’Ambra
In copertina: Anne Judd, Otherworld, Impressionist Photograph

 

MG Stephens ha pubblicato 25 libri, inclusi i romanzi Season at Coole e The Brooklyn Book of the Dead. Il 2022 segna il 50° anniversario della pubblicazione di Season at Coole per E.P. Dutton. L’anno precedente (2021), MadHat Press aveva pubblicato l’opera ibrida (prosa e poesia) in cui MG Stephens ha scritto su un attore disoccupato che ottiene la parte di Amleto, il cui titolo è: History of Theatre or the Glass of Fashion. MG Stephens ha ricevuto lodi da romanzieri come Hilma Wolitzer e Richard Price, nonché da poeti come George Szirtes e Michael Anania. I suoi libri di saggistica includono il memoir di viaggio Lost in Seoul (Random House, 1990) e la raccolta di saggi Green Dreams, vincitrice del premio AWP per la saggistica, successivamente selezionata da Joyce Carol Oates come uno dei 100 più importanti libri di saggistica americani del 20° secolo. La sua commedia Our Father è andata in scena a Theatre Row (42° Strada, a New York) per oltre cinque anni è stata più volte rappresentata a Londra, Chicago e Los Angeles. Nel 2001, Stephens si è trasferito all’estero, a Londra, dove ha vissuto per quindici anni. Durante quel periodo è stato attivo sui palcoscenici di Londra e ha prodotto spettacoli per il Pentameters Theatre nel nord di Londra (Hampstead) e per il Bread & Roses Theatre nel sud di Londra (Clapham). Tutti i suoi titoli li ha conseguiti dopo i trent’anni, incluso un dottorato presso l'Università dell'Essex a Colchester, in Inghilterra, che gli è stato assegnato all’età di 60 anni. Prima di trasferirsi all’estero, Stephens ha insegnato seminari di scrittura creativa a Princeton, New York e alla Columbia University; a Londra, ha insegnato all’Università di Londra (Queen Mary). Insieme al suo romanzo King Ezra, Spuyten Duyvil ha recentemente pubblicato il suo terzo romanzo sulla famiglia Coole, Kid Coole, incentrato su un giovane pugile, peso piuma, emergente della Hudson Valley a New York. Season at Coole, The Brooklyn Book of the Dead e Kid Coole costituiscono la Coole Trilogy.

 

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martedì 17 ottobre 2023

L’ora del sole medio: raccolta di apocalissi minime (gennaio 2019/luglio 2023) di Antonella Rizzo

 (...) I poeti sono come gli angeli, non cambiano mai, è la tonalità del canto a cambiare con la forma del mondo. Nell’ora del sole medio ci sono solo naufraghi e migranti in lento movimento, impiccagioni, mute di cani rabbiosi, terra secca e raccolti perduti. C’è una guerra, lontana o forse vicinissima, c’è il segno di qualcosa che ha colpito i corpi con l’ineluttabile e cieca democrazia del male e del dolore. Non c’è ombra, tutto è luce accecante. (...) Ignazio Licata

(...) L’essenza di questo lavoro si rivela come una disamina della verità, di uno sguardo interiore in grado di leggere noi stessi non tramite il riflesso, ma attraverso la lente della distanza. Come se non ci riguardasse, come se non ci appartenessimo e, al contempo, come se fosse l’unico modo possibile per potersi appartenere davvero, per raggiungere la consapevolezza di ogni passo che tracciamo o abbiamo tracciato (...). Dario Talarico

 

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Post-Human Hells // Inferni Post umani di Stefano Donno

  Un libro di poesie che è la narrazione in versi di un’apocalittica visione dell’era post-umana, definita in modo significativo “Inferno”. ...