giovedì 22 settembre 2022

SOLSTITIUM di ANDREA CERADINI

Faceva caldo, come fa a primavera, e scesi per il viale alberato, riscaldato dal sole sul muro. ( ) La porta era aperta, c'era un soldato seduto su una panca al sole, un'ambulanza era ferma all'ingresso (...), guardai e vidi il maggiore seduto al suo tavolo, la finestra aperta e il sole che entrava nella stanza. (“A Farewell to Arms” - Ernest Hemingway)

«Ehi! Guarda quello là, quel ragazzino che sta in disparte, con quella strana camicia marrone», il dottor Savinio indicava un ragazzo alto e robusto, dai capelli scuri, la fronte alta e il volto serio, che se ne stava solitario, con i gomiti nudi sotto le maniche arrotolate, appoggiati sul tavolo della Locanda due Spade, osservando la strada trafficata di camion militari. L’aria era satura dei loro scappamenti, del suono dei clacson e delle grida dei sergenti.

 

ACQUISTA 

 


 

Nessun commento:

Posta un commento

IO NON SONO IL MIO SINTOMO di Renzia D’Incà (collana Fuochi a cura di Ottavio Rossani)

  Renzia D’Incà con Io non sono il mio sintomo ha scritto una raccolta/specchio: una poesia dopo l’altra si vede e si sente passare un’esper...