lunedì 8 novembre 2021

La vena verde di Alessio Arena

«“La morte è la vergogna che avvelena la vita di chi resta”. Lo diceva mio padre, quando mi guardava scomparire nel materasso. E piangere, pensando alle opinioni dei signori.Chi muore, almeno, non deve più curarsene.Mi capita ancora di ripensare al soffitto della mia stanza in quella casa. Un intonaco bianco, con una vena verde. Amavo navigarla con gli occhi da una punta all’altra per ore e ore.Era il mio rifugio, il mio vantaggio su quel mondo tremendo di padri e padroni sovrapposti”»

 

Alessio Arena è nato a Palermo il 12 ottobre 1996. Nel 2018 si è laureato in Lettere presso l’Università degli Studi di Palermo. Nel 2020, in anticipo di un anno accademico, ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze storiche presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Dal 2018 conduce «La biblioteca di Babele», rubrica di lingua e cultura italiana trasmessa dalla Radio Nazionale argentina. Dal 2018 è collaboratore della sezione «lingua italiana» di Treccani. Dallo stesso anno è Ambasciatore del C. P. per il Club per l’Unesco di Matera attraverso il progetto «Distributori di Poesia». Dal 2019 è cultore di storia del costume presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Dal 2020 è cultore di letteratura e filosofia del teatro, di storia dello spettacolo e di storia del cinema e del video presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti a livello internazionale tra cui nel 2016 il I Premio Internazionale «Salvatore Quasimodo», nel 2018 il Premio «Virgilio Giordano», il Premio «Italia Giovane» a Roma e nel 2019 il Premio Internazionale della World Poetry Conference in India. Ha pubblicato, fino ad oggi, nove libri, tra cui cinque raccolte di poesie e due saggi. Alcune sue opere sono state tradotte in spagnolo e in arabo.

Postfazione di Fabrizio Catalano

In copertina opera di Mattia Pirandello

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1 commento:

  1. Non è facile arrivare a fine mese per Sarah, che gestisce una piccola libreria in un pittoresco paesino della Charente. Come se non bastassero i muri pericolanti e le tubature capricciose, che non attraggono molti clienti, bisogna infatti mettere in conto anche la sua passione per i libri antichi e preziosi, una passione irresistibile che sta letteralmente prosciugando i suoi risparmi. E quindi diventa irresistibile pure la proposta che un giorno le viene fatta: accogliere, dietro lauto compenso, Maxime Maréchal, un attore noto per i suoi ruoli da "bad boy" e per i suoi burrascosi rapporti con la giustizia, e farlo lavorare alla ristrutturazione della libreria. Un bel vantaggio per Sarah e per Maxime la possibilità di scontare il suo periodo obbligato di lavori socialmente utili lontano da giornalisti e ficcanaso. Ma può una star del cinema adattarsi a vivere come una persona "normale"? E può una donna il cui mondo è fatto solo di carta e di poesia vivere con un uomo che sembra disprezzare i libri? Forse sì. Perché i sogni talvolta rimangono sospesi alle pagine di un libro

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