Questo scritto di Anastasia Leo tratta del confronto fra i due autori più influenti del XX secolo: Edmund Husserl e Paul Ricoeur, ai quali è impensabile attribuire una corrente filosofica ben delineata, strutturata, data la vastità di argomentazioni da loro affrontate e soprattutto, per l’intensità e forza di ogni loro pensiero. Tema affrontato come fondamentale in questa sede, è l’intersoggettività secondo i due autori, concentrandosi maggiormente sul pensiero ricoeuriano, e partendo dall’evoluzione del concetto di ‘’coscienza’’ sviluppatosi durante il periodo dei tragediografi greci del IV – V secolo a.C. con Eschilo, Sofocle ed Euripide, per poi maturare in un’analisi sull’attività della coscienza individuale, del passaggio dal personaggio alla persona
Anastasia Leo (Copertino, 10/07/1994) vive da sempre a Copertino (Lecce). Influenzata culturalmente dal padre il poeta Maurizio Leo, viene educata dalla più tenera età all’introspezione, maturando capacità di riflessione ed ascolto e portandola ad esprimersi ben presto attraverso la scrittura, in una continua sperimentazione di rappresentazioni immaginifiche delle parole: lavoro culminato nella pubblicazione ‘’Il suono dell’orologio’’ (Luca Pensa editore, 2010, collana Graffiti). Conseguita la maturità classica, si rende conto che nella sua vita subentra un’altra impellente necessità: la filosofia. Sarà proprio in Filosofia, infatti, che si laureerà nel 2018 presso l’Università del Salento. Attualmente, Anastasia Leo continua a studiare presso l’Università degli studi di Torino.
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Nel cuore di York, nel Nord dell'Inghilterra, c'è una piccola e fornitissima libreria. È il rifugio preferito della giovane Loveday Cardew. L'unico luogo che sia mai riuscita a chiamare casa. Solo qui si sente al sicuro. Solo qui può prendersi cura dei libri proprio come i libri si prendono cura di lei. Perché è attraverso le loro pagine che la giovane libraia riesce a comunicare le emozioni e i sentimenti più profondi: la solitudine di Anna Karenina; la gioia di vivere di La fiera della vanità; le passioni travolgenti di Cime tempestose. Fino al giorno in cui comincia a ricevere misteriosi pacchi ricolmi dei libri con cui è cresciuta, e inizia a pensare che qualcuno stia cercando di mandarle un messaggio. Qualcuno che, forse, la conosce bene e che conosce anche la sua infanzia, divisa tra una madre assente e una donna che ha cercato di esserne la sostituta. Un'infanzia piena di ricordi difficili. Loveday non ha la minima idea di chi possa essere e del motivo per cui il misterioso mittente si ostini a non lasciarla in pace. Sa solo che non può più continuare a nascondersi e a fare finta di niente: se vuole costruirsi un futuro diverso, migliore, deve affrontare il passato che ha fatto di tutto per lasciarsi alle spalle. Al suo fianco, pronto ad aiutarla a raccogliere il coraggio di cui ha bisogno, c'è il brillante e dolcissimo Nathan, poeta in erba, l'unico che sembra conoscere la strada per arrivare al suo cuore. A poco a poco, con i suoi versi pieni di speranza, riesce a scalfire il guscio che Loveday si è costruita intorno e a regalarle la promessa di una felicità che lei, in fondo, non vede l'ora di afferrare.
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