venerdì 10 dicembre 2021

Le Figlie delle Onde di Valentina Madonna (nuova edizione)

Lecce, 5 Febbraio 2005 - Durante i lavori di ristrutturazione di un antico palazzo nel centro storico della città, vengono rinvenuti, nei sotterranei, i resti di una giovane donna sconosciuta. Il prezioso rosario che stringe tra le dita potrebbe forse rivelare la sua identità: l’iscrizione presente sulla medaglietta del monile rimanda all'Ancilla Domini, un collegio seicentesco poco distante dal quale, in una notte d’estate del 1938, due studentesse, Miranda D’Amelio e Celeste Barsi, erano svanite nel nulla insieme a Guido Alatri, il loro affascinante maestro di musica di origini ebraiche. Partendo da quell’austera struttura religiosa, Anna, una pronipote di Celeste, riuscirà, tra colpi di scena e incredibili rivelazioni, a far luce sulle ragioni che costrinsero i tre a fuggire, facendo emergere dagli abissi del passato una verità scomoda e inquietante che rimanda agli anni del secondo conflitto mondiale. In una sorta di vorticosa caccia al tesoro, Valentina Madonna fa muovere i protagonisti della propria nuova opera tra i vecchi vicoli della città barocca e lungo le coste frastagliate dello Jonio, tra le cui onde, come ammalianti sirene, sembrano ondeggiare sinuosamente amori e torbide passioni, menzogne e segreti, enigmi e messaggi in codice. Così come era stato per il suo primo romanzo, Capelvenere, l’autrice torna a raccontare in modo poetico il Salento, una terra magica e ricca di leggende, di nuovo teatro di eventi tanto tragici quanto romantici. Ed è su questo suggestivo e ideale palcoscenico che personaggi e vicende nati dalla sua fantasia s’intrecciano con eventi storici e luoghi realmente esistenti. Senza mai rinunciare agli elementi che caratterizzano le sue storie, ovvero la musica e il mare, la psicologia e il mistero, Valentina Madonna dà vita a un nuovo Mystery che s’ispira sfacciatamente alla produzione letteraria della sua scrittrice preferita, Agatha Christie.

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21 commenti:

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  2. Roma, 5 gen. (askanews) - Il 7 gennaio 2022 Paesi Edizioni manda in libreria la prima biografia del Presidente della Repubblica uscente "Sergio Mattarella: 40 anni di storia italiana". A firmarla è Angelo Gallippi, classe '64, già docente a Tor Vergata e Presidente del primo Comitato Regionale per le Comunicazioni (Corecom) della Regione Lazio.Come ricorda Ugo Magri nella prefazione, nessuno prima di Gallippi ha tracciato l'intero operato di Mattarella. Infatti il Presidente della Repubblica "incarna una doppia eccezione. Ha maturato un'esperienza straordinaria come servitore delle istituzioni: parlamentare, ministro, vicepremier, giudice costituzionale e da ultimo presidente della Repubblica. Eppure - ecco l'altro paradosso - dell'uomo Mattarella poco si conosce. Tra i personaggi pubblici del nostro tempo è forse il più schivo, probabilmente il meno portato a raccontarsi, a farsi pubblicità. L'Anti-Narciso per eccellenza".Gallippi - attuale funzionario del Garante della Privacy e giornalista pubblicista, autore di una quindicina di libri tra i quali la biografia di Federico Faggin, l'inventore del microprocessore - racconta la vita di Mattarella con una biografia "obiettiva e accurata, non irriguardosa ma nemmeno agiografica, ricca di curiosità, che lungo la strada raccoglie frutti sorprendenti e di Mattarella rivela alcuni aspetti molto privati, in qualche caso sconosciuti persino ai collaboratori più stretti" sottolinea ancora Magri.Il percorso umano si intreccia così alla storia del nostro Paese: dall'assassinio di Piersanti Mattarella, a Mani Pulite, dal crollo del Muro di Berlino alla guerra in Kosovo, dall'epilogo della partitocrazia alla sfida dei populismi, passando attraverso le indagini sugli affiliati alla loggia massonica P2, la riforma del Cnel, l'abolizione del servizio militare obbligatorio, l'introduzione nella scuola elementare del «modulo» di tre insegnanti su due classi, la riforma dei Servizi segreti, l'elevazione dell'Arma dei Carabinieri al rango di forza armata, il "patto della crostata" tra Berlusconi e D'Alema e lo smantellamento del Porcellum.Eletto con 665 voti su 910, Mattarella puntualizzò immediatamente che il suo ruolo sarebbe stato quello di un arbitro cui "compete la puntuale applicazione delle regole", con assoluta imparzialità. Anche se, soprattutto nell'ultima fase, si è fatto carico di atti di coraggio politico come il veto opposto alla nomina di Paolo Savona come Ministro dell'Economia e la scelta di Mario Draghi alla guida di un governo rappresentativo per autonoma iniziativa presidenziale.

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  3. In via Lincoln a Modena c’è una vasta offerta a prezzi da uno a tre euro Si possono trovare dai classici fino alle opere appena uscite. Una libreria dove si possono fare acquisti a prezzi molto accessibili, che spaziano da uno a tre euro, finanziando, al tempo stesso, numerosi progetti di beneficenza.

    È la “Libreria del cuore” di via Lincoln, uno spazio che mette a disposizione libri usati, nel cuore della città. Alcuni di questi volumi sono appena usciti dal magazzino dell’editore, mentre altri, invece, sono testimonianze di una lunga vita trascorsa tra vari prestiti, traslochi, inattese scomparse e improvvise apparizioni.

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  4. Alice è tornata dopo un intenso periodo vissuto a Washington insieme a Claudio Conforti, e c'è una ragione precisa dietro la decisione della coppia più scintillante della medicina legale. Per Claudio, infatti, questa è l'occasione della vita: la Wally sta per andare in pensione e la corsa alla successione in qualità di direttore dell'istituto sembra aperta e subito chiusa: CC appare come la persona ideale per assurgere al ruolo di nuovo «Supremo» dell'istituto. Ma, mentre lo scatto di carriera di Claudio, contro ogni previsione, si rivela tutt'altro che facile, Alice – ora medico legale praticante a tutti gli effetti – si trova coinvolta non in uno ma in ben due casi che presto si dimostrano in grado di mettere alla prova il suo ben noto fiuto investigativo. Da un lato, l'incidente stradale di cui è vittima una giovane studentessa di un prestigioso collegio potrebbe nascondere qualcosa di più terribile della semplice fatalità, anche perché il colpevole è fuggito e sembra impossibile stanarlo. E dall'altro c'è di mezzo un bambino smarrito che non parla e di cui non si sa bene nemmeno

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  5. Il detective Stephen Moran lavora ai Casi Freddi con un unico obiettivo, entrare a far parte della Omicidi della polizia di Dublino. Quello che gli serve è soltanto un'occasione e quando Holly Mackey si presenta nel suo ufficio, sembra che quel momento sia arrivato. Holly ha nuove informazioni sul caso di un ragazzo trovato ucciso l'anno prima nel collegio piú prestigioso d'Irlanda. L'indagine, subito riaperta, viene affidata a Moran e Conway, una collega tutt'altro che facile da gestire. Gli indizi portano alla scuola di Holly, alla vita segreta delle ragazze. Ben presto, Moran si troverà invischiato in una rete di gelosie, violenze e misteri.

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  6. Il detective Stephen Moran lavora ai Casi Freddi con un unico obiettivo, entrare a far parte della Omicidi della polizia di Dublino. Quello che gli serve è soltanto un'occasione e quando Holly Mackey si presenta nel suo ufficio, sembra che quel momento sia arrivato. Holly ha nuove informazioni sul caso di un ragazzo trovato ucciso l'anno prima nel collegio piú prestigioso d'Irlanda. L'indagine, subito riaperta, viene affidata a Moran e Conway, una collega tutt'altro che facile da gestire. Gli indizi portano alla scuola di Holly, alla vita segreta delle ragazze. Ben presto, Moran si troverà invischiato in una rete di gelosie, violenze e misteri.

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  7. Nel luglio 1954, richiamato dall'edizione pugliese della "Settimana Einaudi", Italo Calvino giunge nel Tacco d'Italia. Per il grande intellettuale - che collabora con la casa editrice torinese - le conferenze distribuite tra Bari e Lecce non sono semplici appuntamenti culturali ma divengono occasione di sguardo sulla complessità di questa parte del Meridione italiano. Da una parte le città, «tra le più vive del Sud, dal punto di vista culturale», dall'altra la vastità insondabile delle province circostanti, che folgorano Calvino per la «spoglia bellezza di quei paesi, che pure manifestano un travaglio umano tanto antico e profondo». Ma è anche un appuntamento importante per rafforzare l'asse del comune impegno intellettuale Nord-Sud, grazie agli incontri con personalità di primo piano come Franco Antonicelli e Carlo Levi, in un momento importante e delicato della storia italiana quale quello del decennio postbellico: «uomini con personalità e percorsi di ricerca anche significativamente diversi tra loro, ma accomunati dall'esigenza di cercare un rapporto nuovo della cultura con la realtà, un rapporto più rispettoso dell'uomo e delle sue possibilità» (Franco Martina).

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  8. Attraverso le testimonianze di giocatori, membri dello staff, dirigenti e del presidente Rico Semeraro, si ripercorre il punto di vista di chi ha lavorato, pianto e gioito all'interno del club, con l'avvento di Zdenek Zeman come allenatore, artefice di una delle stagioni più folli del club salentino in serie A. Dall'era dei tre punti non era mai successo, nel massimo campionato, che la peggior difesa si salvasse dalla retrocessione, registrando il secondo miglior attacco del torneo (altra anomalia). Una stagione controversa quella del Lecce 2004-2005 col boemo in panchina, estremamente bella nella sua complessità.

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  9. Un tripudio di fregi color dell'oro, sorprendenti per la loro raffinatezza, resterà per sempre impresso nelle memorie del grand tour di Ferdinand Gregorovius, e con esse, nell'immaginario collettivo legato a Lecce. Nel 1875, l'anno del suo viaggio in Puglia, è infatti proprio lo studioso tedesco a coniare il celeberrimo nesso tra la città barocca e Firenze, assunto dal senso comune e rimasto intatto sino a oggi. Passeggiando in estasi per le vie del centro Gregorovius ricostruisce le fasi dello sviluppo architettonico della città, dai Normanni alla famiglia degli Orsini del Balzo, sino all'epoca dell'imperatore Carlo V e ai decenni a essa successivi.

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  10. Il libro è un viaggio nel tempo dalla preistoria ai giorni nostri nella storia secolare di Lecce, custodita in un patrimonio artistico e monumentale davvero unico. Una città che, fino all'età moderna, subisce distruzioni e rifondazioni, sempre pronta a rinascere dalle sue macerie, come una città "pensile". Le tracce della sua fondazione riemergono dalle sepolture collocate all'interno della città, tra le quali spicca l'Ipogeo Palmieri. Dalla Lecce dei messapi a crocevia strategico della romanità salentina, dalle invasioni barbariche agli Aragonesi, fino all'unità d'Italia e ai giorni nostri, la città presenta in ogni suo angolo, nel bene e nel male, il passaggio di popoli e culture diverse.

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  11. S'ha idea che d'un balzo Lecce sia passata dagli imperatori romani ai signori del sei e settecento che la costruirono palazzo per palazzo, chiesa per chiesa, strada per strada nello stile ridente di frutta e fiori. A sera la città si sveglia ed eccola colma di gente e di carrozze, di luci e grati bisbigli. L'aria fresca della piana reca i rinnovati profumi dei giardini e del mare. Taranto, reduce di guerra, acciaccata e impoverita. Taranto seduta per terra, come Belisario cieco, a stendere la mano... Ingiustizia della sorte, diciamo la verità, che scrive le sconfitte in caratteri maiuscoli sulla faccia delle città «militari» e le altre le lascia così come sono, anzi galvanizzate ed euforiche per la febbre trascorsa.

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  12. "Il quinto volume della collana 'De là da mar', dedicato alla chiesa di Santa in Marina in Muro Leccese, offre l'occasione di riflettere sulla ricchezza artistica di un monumento ancora in parte inesplorato, attraverso una originale raccolta di contributi scientifici e interdisciplinari. Ogni saggio, corredato da un ricco apparato bibliografico e illustrativo, consente, a prescindere dalla materia e dalla metodologia trattate, di svelare la storia millenaria di questo piccolo gioiello artistico del Salento, focalizzando l'attenzione su dinamiche e rotte mediterranee che nei secoli ne hanno determinato l'attuale morfologia. Tralasciando l'idea di raccontare il volume seguendo l'indice e la scaletta dei temi trattati, partirei dall'interessante contributo di Brunella Bruno e Teresa Oda Calvaruso incentrato sulle ricerche archeologiche. Proprio i recenti scavi effettuati dalle studiose all'esterno del monumento hanno consentito di riconoscere un luogo trasfigurato dalle moderne metamorfosi urbanistiche."

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  13. Il romanzo gotico è per certi versi un calco creativo dello schema imposto da Walpole: ambientazione arcaicizzante, castello, labirinto, sotterranei, scene notturne, damigelle in pericolo, fughe, minacce sessuali, elementi di soprannaturale, presenza pervasiva del doppio, il sogno infilato all'interno della trama. Quella del romanzo gotico è una stagione che può essere compresa tutta nel periodo 1778-1820, ma il sentimento gotico esonderà da quel quarantennio, per diventare un filone letterario inesauribile che si tramanderà ciclicamente fino ai giorni nostri, diramandosi in vari sottogeneri, dalla fantascienza al romanzo storico, attraverso Poe, Le Fanu, Stoker, Machen, Bierce, Lovecraft, fino a Joyce Carol Oates, Anne Rice, persino Burroughs e Ballard, fino al cinema splatter che tuttora rispetta religiosamente le convenzioni walpoliane: la casa nel bosco, i sotterranei, la componente sessuale, gli antri bui, le evocazioni soprannaturali. Non sembrano passati due secoli e mezzo da "Il castello di Otranto" al film horror Quella casa nel bosco. Walpole detta ancora la trama.

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  14. Nel 1480 l'impero ottomano era in prepotente espansione verso l'Europa e il Mediterraneo. Sulla sua traiettoria, l'Italia lacerata da congiure e lotte intestine fra le più splendide signorie rinascimentali. In questa storia c'è il sogno di un sultano affascinato dai fasti dell'antichità, che intende riunificare l'impero romano. Ci sono gli interessi della Repubblica di Venezia. Lorenzo il Magnifico, appena scampato alla congiura dei Pazzi. Un ex gran visir caduto in disgrazia. Le mire di dominio sulla Penisola del re di Napoli. Un pontefice che, mentre pensa alla decorazione della Cappella Sistina, briga per favorire i propri nipoti. Condottieri al servizio del miglior offerente, il coraggio dei Cavalieri di Rodi. Un grandioso mosaico che profetizza l'avvento del Male. Alla fine della guerra di Otranto non ci saranno vincitori, se non la peste. Si cercherà di recuperare gloria almeno dai resti delle vittime, facendone dei 'martiri della cristianità', contro ogni evidenza e testimonianza. Su tutto, l'indifferenza del potere nei confronti degli umili, degli ultimi, degli inermi, costretti a pagare il prezzo delle altrui ambizioni.

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  15. Il libro si propone di analizzare il mosaico pavimentale della Cattedrale di Otranto evidenziandone i significati teologici e iconografici, con un metodo interdisciplinare in cui confluiscono conoscenze storiche, storico-artistiche e teologiche, derivanti dagli scritti dei Padri della Chiesa, elementi della cultura religiosa propria della Terra d’Otranto, la conoscenza del pensiero teologico del XII secolo, le ricerche dell’antropologia religiosa e culturale. Anche il confronto con le culture araba ed ebraica, presenti nel Mezzogiorno italo-bizantino e normanno, si mostra fecondo per l’interpretazione di alcune immagini. Lo studio dei processi culturali legati al simbolo e all’interpretazione iconografica permette, ad esempio, di spiegare la presenza sia di numerosi animali reali e fantastici sia di episodi appartenenti a tradizioni non bibliche. Il confronto con opere d’arte del Medioevo latino e bizantino supporta il discorso e permette di comprendere l’ampiezza dell’orizzonte culturale in Terra d’Otranto nel XII secolo. Il risultato di tale operazione porta a riconsiderare l’interpretazione

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  16. Il presente volume raccoglie gli scritti di argomento letterario composti da Vittorio Bodini nell'arco di un trentennio, dal 1941 al 1970, e apparsi su periodici, riviste e quotidiani. La maggior parte di essi risale al periodo che va dal 1941 al 1953, cioè da quando lo scrittore ritorna a Lecce dopo il soggiorno fiorentino fino all'anno che precede la fondazione della rivista «L'esperienza poetica». È, questo, un periodo decisivo per Bodini, in cui si formano le sue convinzioni più profonde in campo letterario, emergono i temi tipici della sua opera, nasce la sua proposta più originale e innovativa in campo poetico che si rivela già nella Luna dei Borboni del 1952. Per questo le prose critiche rivestono una notevole importanza per delineare il percorso letterario di Bodini che comprende fasi diverse, ripensamenti, svolte. Essi servono insomma a chiarire meglio la personalità dello scrittore, penalizzato anche, in campo nazionale, dalla scarsa conoscenza che si ha ancora della sua opera.

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  17. Metamor (1967), ultimo libro poetico edito vivente l'autore, accentua, anche con scrittura automatica, il surrealismo della sua poesia. "È un'inchiesta sulla materia e sull'essere", e al titolo sono affidati "ben tre significati: metamorfosi, meta-amore e metà-morto". Un anno prima di morire (1969), coinvolgendo altri inediti, egli aggiungeva trattarsi di "un libro traumatico, sostanzialmente e disperatamente teso a denunziare il totale smarrimento del reale o la sua ricerca senza fede".

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  18. Verso la metà del novembre 1946 Vittorio Bodini si recò per la prima volta in Spagna, avendo ottenuto una borsa di studio dal Ministero degli Esteri di quel paese per svolgere attività di ricerca presso l'Istituto italiano di cultura di Madrid. La borsa di studio aveva una durata di sei mesi, ma il soggiorno dello scrittore leccese, che aveva allora trentadue anni, si protrasse ben più a lungo, rivelandosi alla fine un'esperienza decisiva per la sua formazione culturale e umana. I reportages e le prose qui raccolti compongono, nel loro insieme, un singolare "taccuino di viaggio" in cui la progressiva esplorazione del paese straniero da parte del poeta s'intreccia, da un certo punto in avanti, con la riscoperta delle proprie radici e della propria terra.

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  19. Primo e unico romanzo di Vittorio Bodini, composto tra il 1942 e il 1946, Il fiore dell'amicizia narra le vicende di un gruppo di giovani nella Lecce dei primi anni Trenta fra gioco, amori, caffè cittadini, notti insonni. Qui il genere delle scritture autobiografiche si fonde con quello del romanzo di formazione, nel senso che viene sviluppata una narrazione dell'io proprio nei modi e con le caratteristiche del Bildungsroman. Quest'opera, infatti, rimasta incompiuta, delinea l'evoluzione del protagonista, Vittorio, verso la maturazione in un periodo particolare della sua vita compreso tra i diciotto e i diciannove anni, attraverso una progressiva scoperta di sé che s'intreccia strettamente con quella della propria città, amata-odiata.

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  20. Il volume raccoglie le composizioni, spesso inedite e introvabili, del giovane poeta salentino morto suicida a soli 36 anni. L'antologia si divide in tre sezioni che sottolineano altrettanti temi fondamentali dell'ispirazione dell'artista e che costituiscono il movente della sua scrittura: la "pietas" verso gli animali, il sottile fascino della morte, l'immaginario e il sogno.

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  21. Questo quinto volume di Sud I Poeti, dedicato alla poetessa pugliese Claudia Ruggeri, tenta di ricostruire la figura di un'autrice, morta suicida all'età di 29 anni, che assegna alla sua poesia "il compito di annun-ciare il suo desiderio di continuare a esistere anche dopo la sua scomparsa, allineandosi alle parole di Pietro Ubaldi, filosofo che si affaccia in )e pagine del travaso della Ruggeri, e al suo processo di sublima-zione che permette di «fondersi nell'umanità» per approdare a una vita in cui l'io "non può più perire". E anche l'intervista rilasciata dalla madre della poetessa nel 2012, ripresa dalla rivista "Il Fiacre n. 9" e che qui riproponia-mo, sicuramente ci aiuterà a conoscerla meglio. Seguendo poi quello che ormai è lo schema abituale del-la struttura di Sud I poeti, la seconda parte è dedicata a ai poeti scomparsi: AlbinoPierro (Basilicata), An-tonio Piromalli e Franco Costabile (Calabria), Marco Tornar e Tonia Giansante

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IO NON SONO IL MIO SINTOMO di Renzia D’Incà (collana Fuochi a cura di Ottavio Rossani)

  Renzia D’Incà con Io non sono il mio sintomo ha scritto una raccolta/specchio: una poesia dopo l’altra si vede e si sente passare un’esper...