lunedì 18 novembre 2024

IO NON SONO IL MIO SINTOMO di Renzia D’Incà (collana Fuochi a cura di Ottavio Rossani)

 Renzia D’Incà con Io non sono il mio sintomo ha scritto una raccolta/specchio: una poesia dopo l’altra si vede e si sente passare un’esperienza complessa, inattesa e sofferente, ma anche sorprendente, drammatica, allegra, desiderata. Tuttavia, mentre l’autrice si guarda, controlla, constata, non c’è certezza che l’apparenza sia sostanza. Le parole affermano una verità, ma gli occhi e i suoni subito, insieme, la mettono in dubbio, e in certi momenti la contestano. Le variazioni sono inseguite, e mai risolutive. Sembra un gioco del dire e del dubitare, in realtà è l’analisi dello scompenso tra realtà e finzione. L’Io si espone, e subito dopo si nega. Sembrerebbe tutto semplice, ma il gioco diventa ossessione. (dalla nota di Ottavio Rossani)


Renzia D’Incà è nata a Belluno e vive a Pisa dove si è laureata. Giornalista dal 1985 ha collaborato con quotidiani e riviste nazionali e come critico teatrale per Hystrio, Rocca, Rumor(s)cena, Articolo21. È consulente in Teatro e Comunicazione per enti pubblici e privati. Ha condotto ricerche universitarie per la rivista Ariel e svolto tutoraggio di Master universitario di Teatro e comunicazione teatrale per l’Università di Pisa. Ha pubblicato in poesia Anabasi (Shakespeare & Company- Bologna, 1995) con prefazione di Ugo Ronfani, L’altro sguardo (Baroni-Viareggio, 1998) con prefazione di Dino Carlesi, Camera ottica (ivi, 2002) con prefazione di Mariella Bettarini, Il Basilisco (Edizioni del Leone -Castelfranco Veneto, 2006) con postfazione di Luigi Blasucci, L’Assenza (Manni-Lecce, 2010) con prefazione di Concetta D’Angeli, Bambina con draghi (LCE-Castelfranco Veneto, 2013) con prefazione di Paolo Ruffilli. È inserita nella rivista Italian Poetry della Columbia University. Come saggista teatrale ha pubblicato il volume collettaneo Il teatro del cielo (Premio Fabbri 1997), Il gioco del sintomo (Pacini-Fazzi, Lucca, 2002) su un’esperienza di teatro e disagio mentale, La città del teatro e dell’immaginario contemporaneo (TitivillusCorazzano, 2009), Il Teatro del dolore (ivi, 2012). Come autrice teatrale sono stati rappresentati Ars amandi-ingannate chi vi inganna (regia di Alessandro Garzella), e Passio Mariae (regia di Paola Marcone) con video di Giacomo Verde



domenica 10 novembre 2024

Cantico degli amanti - Dalla parte del marito di Sabatina Napolitano

Il ‘‘sentimento totalizzante verso l’amato finisce per assumere un significato metafisico, non possiede un nome proprio, o li possiede tutti, diventa figura, amante-marito-padre, col quale persino scambiarsi identità e ruolo; diventa topos, gesto, azione. Il catalizzatore di questo processo è un’indomabile devo- zione alla poesia. L’io poetico diventa un dio poetico generoso e accogliente. [...] Disancorato da ogni archetipo – nello stesso istante in cui lo sperimenta – il corpo-poetico della Napolitano aderisce ad un tutto che gioca con tutto/ nella universale danza (Luzi). Allo stesso modo la sua poesia – fuori da ogni canone post-ermetico o neo-sperimentale – è in un perenne e antistorico transito’’.

(Pasquale Vitagliano)

 

‘‘Questa raccolta, coraggiosa e intenzionalmente a tratti scentrata dal proprio tempo, nonostante l'utilizzo talvolta di lemmi 'social', è in realtà un viaggio nella divergenza del sentire dove tutti i numi tutelari personali della poesia d'amore, orientali e occidentali, vengono convocati benché sfiorati, vengono invocati per salvare il nostro tempo dall'assenza d'Amore. In virtù e in correlazione con il Cantico delle origini, il marito e la moglie potrebbero sia essere maschio e femmina reali, sia coppia idealizzata o adamitica, nonchè estrema metafora, ossia rimanderebbero a Dio che ha in sposa la Terra/Umanità. Sabatina Napolitano, che può vantare una rara e sedimentata conoscenza letteraria contemporanea in rapporto alla giovane età, sia per il suo percorso personale che per la sua evoluzione e trasversalità in scrittura, è da ritenersi senza alcun dubbio, e questa raccolta lo conferma, tra le più autentiche poetesse italiane della sua generazione’’.

(Gianpalo G. Mastropasqua)

 

Sabatina Napolitano, classe ‘89, è una poetessa, scrittrice, insegnante. Suoi testi sono apparsi nella rivista Gradiva, su La poesia e lo Spirito, Nazione Indiana, Neobar, Poesia del nostro tempo e diverse altre testate. La sua prima raccolta poetica è del 2010. Ha pubblicato un romanzo e otto libri di poesia.

In copertina: Jules Joseph Lefebvre (1836 - 1911)

Servant, particolare


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lunedì 30 settembre 2024

La Cattiva Moglie: The Bad Wife di Micheline Maylor

 La cattiva moglie di Micheline Maylor è un resoconto intimo e poetico su come rovinare un matrimonio. È una storia di divorzio, di amore e di ciò che avrebbe dovuto essere e non è stato, raccontata con voce coraggiosa e senza reticenze. Le poesie di Micheline irretiscono il lettore in un vortice sensuale di colpevolezza, risentimento e piacere


In copertina: Anna Weyant, Dinner, 2019. Olio su tavola. Special and expansive thanks to Anna Weyant for the use of her image "Dinner" on the cover of this collection. What a special human you are. I’m lucky to know you.
Un ringraziamento speciale ed entusiasta ad Anna Weyant per aver concesso l'uso della sua immagine “Dinner” sulla copertina di questa raccolta. Che persona speciale che sei. Sono fortunata a conoscerti. (Micheline Maylor)

Traduzione di Valeria Sestieri Lee
Revisione di Andrea Sirotti


domenica 22 settembre 2024

Emily Dickinson: un microcosmo di grandi intuizioni (Edizione inglese) di Nicolina Calabrese, Michela Papavassiliou

Questo libro si propone di entrare nel microcosmo ciclopico di Emily Dickinson, fatto di piccole grandi cose, di sottilissime illuminanti intuizioni e di cogliere attraverso le Sue poesie anche ciò che non viene esplicitamente rivelato, celato fra le righe. La Sua personalità racchiude tutte le fragilità di questo genio poetico insieme a quelle problematiche spirituali che attanagliano anche l'uomo moderno. Emily è simile ad una carpa tenace che viaggia controcorrente tra i flussi di un ribollente fiume in piena, alla ricerca di un posto sicuro dove depositare le sue candide uova, eccola vestita di bianco aggirarsi quieta nella sua stanza di reclusa, nutrendosi di frugali bocconcini come un uccellino indifeso, mentre il fuoco della creazione le esplode nell'animo.

This book has the aim to enter Emily Dickinson's cyclopic microcosm, made of tiny, huge things and great intuitions. I wanted to highlight  through her lyrics  what it isn't revealed or hidden inside them and also  to go deeper into her life to understand how the important events of her life influenced her behaviour.  In  her personality we can  find  all  the fragilities  of her poetic  genius  together with the spiritual  troubles  gripping  a new born modern society  too. Emily's life is like  a tenacious  carp that swims  backwards  among the flows  of a full  raging river, searching a safe  cave to lay down its white eggs, or  wandering  in her white dress , feeding  herself  with frugal  bite s  like  an unprotected little  bird, while  the fire of the  poetic creation is  bursting into her soul. 



In copertina: Mikaya Petros, Arlecchino servitore di due padroni, 2023 olio su tela



domenica 1 settembre 2024

FIORI di Andrea Giannetti

“Corro per non pensare a chi sono. Corro per pensare esclusivamente a raggiungere con la mente. Non m’importa che appaia come una stravaganza. È qualcosa di cui non posso fare a meno, per non soccombere all’orrore: non una sensazione puntuale e fugace in me, ma un sottofondo permanente. Raggiungo con la mente e con lo spirito mia figlia, ferma nel passato e nel mondo ultraterreno in cui si trova. Finché sarò in grado di correre, le terrò compagnia a modo mio, per mitigare lo smarrimento, il terrore che starà provando da sola, là dove si trova! Finché vivrò, le starò vicino come posso, attraverso altri che si trovano nella sua stessa dimensione, integrandomi empaticamente nell’attivazione narrativa della loro vita passata. L’azione, infatti, dev’essere mediata. Non potrei mai farlo io direttamente. Nathalie, si spaventerebbe ancora di più! Dopodiché, quando la raggiungerò perché sarà arrivata la mia ora, il problema non si porrà più". (un estratto dal libro)


ANDREA GIANNETTI - Filologo e scrittore, vive a Roma e insegna Filologia romanza presso l’Università degli Studi Roma Tre. È autore di romanzi, Per farti venire alla finestra, Robin editore, Roma 2012; Phosphorus, Italic, Pequod, Ancona 2019; e di una raccolta di racconti, Miliadusso e altre storie di espiazione, Italic, Pequod, Ancona 2013. Per la rivista “Nuovi argomenti” ha pubblicato i seguenti racconti. A papà glielo dico domani, NA, n. 58, aprile-giugno 2012; Visita ai laghi, NA, n. 72, ottobre-dicembre 2015; Quel che so di lei, NA, n. 62, aprile-giugno 2013. Con Fiori, nel 2023, ha vinto il “Premio Europa in versi e in prosa”, per romanzi inediti. È inoltre autore di volumi e articoli di carattere scientifico; in particolare, di edizioni critiche di testi letterari medievali provenzali e italiani.






lunedì 22 luglio 2024

OBSCURA 03 - I N T E L L I G E N C E

Immergiti nell'affascinante e complesso universo dell'intelligence con il nuovo numero della rivista Obscura edita da i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno! Un viaggio emozionante tra spie, agenti segreti e operazioni clandestine che hanno plasmato il corso della storia.


Gli autori : FRANCESCO PAOLO ESPOSITO, ARNALDO LOVECCHIO, MARIA ROSARIA BRUSCELLA, ALESSANDRA ABATELILLO, ELISA TRICARICO, AMIRA RADULESCU, MIRCO TURCO, THOMAS SAINTCLAIRE


mercoledì 5 giugno 2024

OTRANTO, IL PALINDROMO DEL TEMPO: a proposito di Singlossìa e di Sator di Francesco Pasca

I luoghi hanno parole che custodiscono il senso profondo, ancestrale, che stringono l’enigma e attendono il suo disvelamento per poi poterlo riproporre e riprendere ad attendere ancora un’interpretazione: un’interpretazione ulteriore. Le parole profonde di un luogo richiamano un’interpretazione infinita; intorno ad esse si forma una ragnatela di segni iconici, grafici, che riportano altri segni provenienti da una lontananza di tempo e di luogo o che ad una lontananza rinviano. (Antonio Errico)

Con scritti di R. Apicella, C. De Stasio, A. Errico, M. G. Lopardi, M. Nocera,

I Quaderni del Bardo / Spagine
Collana Universo Salento a cura di Angelo Sconosciuto e Istituto culturale Storia e Territorio




martedì 4 giugno 2024

SCHEGGE di Angelo Gaccione (collana Dissensi a cura di Donato Di Poce per i Quaderni del Bardo)

(…) Ma la motivazione decisiva che ha indotto Gaccione a scrivere aforismi, anzi a scrivere tout court, è – io penso – quella etica. Sappiamo bene che ogni autentico scrittore prende la penna in mano solo quando ha qualche cosa da dire, senza indulgere a quegli sterili lenocini che tanto spesso ci vengono inflitti da autori meno avvertiti – fermo restando, naturalmente – che il magistero stilistico è fra quelle cose che rientrano nell’irrinunciabile bagaglio di ogni autore degno di questo nome (Amedeo Ansaldi)

Narratore e drammaturgo, Angelo Gaccione è nato a Cosenza. Ha pubblicato numerosi libri di saggi, racconti, fiabe, aforismi, raccolte poetiche e testi teatrali.


martedì 21 maggio 2024

Tre nuvole e montagne: poesie vietnamite di LE THANH BINH

 Si può dire che l'ottava raccolta di poesie dell'autore Le Thanh Binh è soprattutto una canzone che contiene un ritmo dolce come quello delle nuvole fluttuanti, ma ci sono cambiamenti naturali come il sovrapporsi di scene di montagna. Il tema è ricco di contenuti e descrive attività, pensieri, sentimenti, generalizzazioni e filosofie... della vita dell'autore in patria e all'estero. (dalla prefazione di NGUYEN LE HONG MINH)


Leggere i versi di Le Thanh Binh significa immergersi in un mondo affascinante, dove la natura è protagonista. Gli scenari descritti suscitano profonde sensazioni, fino all’estraneazione dal mondo reale. (dall'introduzione di Giovanna Ciracì)

Le Thanh Binh è nato nel 1955 in Vietnam da una famiglia di intellettuali militari. La sua famiglia è originaria di Cam Due, Cam Xuyen, Ha Tinh.

Le Thanh Binh è professore associato, dottore di ricerca ed esperto di comunicazione e diplomazia culturale. In precedenza, è stato consigliere presso l'ambasciata vietnamita in Norvegia, direttore generale e capo della Facoltà di comunicazione e cultura internazionale presso l'Accademia Diplomatica del Vietnam. Attualmente, partecipa attivamente alla leadership dell'Associazione di amicizia Vietnam-Danimarca, dell'Associazione di amicizia Vietnam-Giappone e della Federazione vietnamita di arti marziali tradizionali.

Le sue raccolte di poesie bilingue includono: Armonia, Armonia poetica, Amo questo mondo, Salire in alto per suonare il flauto, Piccolo arcobaleno, Poesie haiku e in versetti liberi, Tre nuvole e una montagna, e Uccelli verdi che cantano nel cielo blu (prevista la pubblicazione nel 2024). Oltre a essere un educatore e uno scienziato con un'anima poetica sensibile, è anche un diplomatico dedicato, in particolare nel campo della diplomazia culturale.






lunedì 20 maggio 2024

서정시학 Lyric Poetry and Poetics - LITERARY MAGAZINE: Una Finestra sulla Poesia della Corea Moderna

서정시학
Lyric Poetry and Poetics
LITERARY MAGAZINE - Una Finestra sulla Poesia della Corea Moderna

Traduzione dal coreano a cura di Althea Volpe. Collana Altri Incontri a cura di Laura Garavaglia

In copertina: l’opera «RED» di 유희영 You Hee Young. Membro dell'Accademia Nazionale delle Arti, della Repubblica di Corea, di cui è stato anche presidente. Attualmente è anche professore emerito presso la Ewha Woman's University. Tutte le sue opere sono donate all'Università KAIST.


PARTE PRIMA / 1. Squid Game (Kim Myung In) / 2. Poesia – Esecuzione (Nam Jin Woo) / 3. Giovane madre (Na Tae Ju) / 4. Treno notturno (Park Tae Il) / 5. La voce dell’erba (Shin Dal Ja) / 6. Giubbotto di salvataggio (Yi Chong Nok) / 7. Cosa hanno fatto tanti pantaloni? (Yoo An Jin) / 8. Occhi che guardano gli occhi 2 (Song Jae Hak) / 9. Camminamento (Sin Tae Chol) / 10. Osservando un vecchio pino morto (Hong Shin Seon)

PARTE SECONDA / Nuove poesie 1. Una piccola barca in Paradiso (Park Jong Myong) / 2. Immaginazione benefica (Cha Hyun Ju) / 3. Documentario (An Ung Sun) / 4. Dobbiamo piangere o morire (Lee Mun Jae) / 5. Un lavoro ben fatto (Mun Tae Jun) / 6. Cervo Sika (Kang Shin Ae) / 7. Vita solitaria (Paek Hyun) / 8. Mija (Seo Dae Sun) / 9. Amore a Zero Gradi (Kim Koo Seul)

PARTE TERZA / Critica
Non c’è nessuna “Guerra delle donne” Shin Dong Ok

PARTE QUARTA
Sull’antica poesia giapponese e Haiku - Susumu Nakanishi, Choi Dong Ho


domenica 12 maggio 2024

Poesia in movimento, un ponte tra culture: ANTOLOGIA DEL FESTIVAL EUROPA IN VERSI E IN PROSA 2024

 AAVV, Poesia in movimento: un ponte tra culture

ANTOLOGIA DEL FESTIVAL EUROPA IN VERSI E IN PROSA 2024

A cura di Jalisco P. Pineda Vázquez
e Laura Garavaglia

Tutti gli autori: ANTONELLA CARMEN CAGGIANO, MARCO ANTONIO CAMPOS, EMILIO COCO, CHOI DONGHO, KIM KOOSEUL, KIM JONGHOON, SON JEOUNG-SOON, DAVIDE RONDONI, STEFANO BOLDORINI, ALESSANDRO CATÀ, DANILA DI CROCE, PAOLO PISTOLETTI, ALFREDO RIENZI, ELISABETTA LIBERATORE, GIANCARLO STOCCORO, MARINO BELTRAME, GUIDO DE PAOLIS, MARIO MOTTOLESE, KAMIL SANDERS, JACOPO PATTARELLO, ANTONIO VENDRAMINI

in copertina: «Vaivén», di Conrado Pineda Vázquez


giovedì 2 maggio 2024

Tutto ciò che è: Poesie scelte da I ritorni e altre raccolte poetiche di Alfred Corn

Corn non è un poeta confessionale. Le sue poesie suggeriscono che i momenti più dolorosi della sua vita giunsero quando le sue relazioni coniugali o di coppia ebbero fine, ma le tracce di quelle ferite profonde sono poche e indirette, senza mai smarrirsi in teatrini confessionali. Nella poesia “Il mantello dell'invisibilità”, il poeta si lamenta di aver dedicato la propria vita allo studio, così generico da lisciviare il suo colore lasciandolo soltanto con “l'albinismo diurno della pagina”. Il momento in cui si avvicina maggiormente all'auto-rivelazione, un'ammissione, è nella grande poesia “E poi vidi”. Vede il proprio cadavere e il modo in cui gli amici lo smembrano, abbandonando solo il cuore. Questa è una poesia che avrebbe potuto scrivere George Herbert. Le sue poesie sovente parlano di eventi storici: per esempio, i turbamenti causati dall'11 settembre in America. Alfred Corn è un poeta infinitamente attento al mondo naturale: è lo Chardin della poesia. Come il cesto di pesche o la ciotola di fragole di Chardin, ci meravigliamo per la verosimiglianza, ma riconosciamo all'istante chi ha visto queste cose in questo modo.

(Edmund White)

Con la prefazione di Edmund White e la traduzione di Alfred Corn e Angela D'Ambra. Revisione: Andrea Sirotti

In copertina: «L'Astronomo» (particolare), dipinto a olio su tela (50x45 cm) di Jan Vermeer
datato 1668 e conservato nel Museo del Louvre di Parigi






lunedì 15 aprile 2024

Post-Human Hells // Inferni Post umani di Stefano Donno

 Un libro di poesie che è la narrazione in versi di un’apocalittica visione dell’era post-umana, definita in modo significativo “Inferno”. Venti poesie, tutte numerate, come venti brevi capitoli di un romanzo, ciascuno dedicato a un ambito delle più avanzate tecnologie in un crescendo di visioni inquietanti che sembrano preannunciare lo stravolgimento totale, la nullificazione del mondo e dell’esistenza umana. (…)


(dalla prefazione di Laura Garavaglia)


venerdì 12 aprile 2024

Di venti varia di Anna Rita Nutricati

Anna Rita Nutricati vive la poesia nella sua accezione più alta, modellando una lingua sui timbri e le forme provenienti da uno studio rigido, sia del pensiero sia del significato che, con incastri a coda di rondine, ci consegnano componimenti netti, mai lasciati nella sospensione del déjà-vu, anche al cospetto di un “Io” non di rado dolorante, torturato che mescola il suo stesso sangue con quello del mondo, che fonde materia viva e inerte, in un’unica voce. Voce che ammette, ” lasciai avvenire/ ciò che venne”. oppure “per poca fede, /si fece ostia/ la mia carne”. Un Io cosciente del proprio destino, fermo nella sua solidità e nella sua fragilità, che si rigenera al riparo della possente fortezza della lingua che parla a sé e a noi. (Alessandro Franci)

In copertina: Santa Scioscio
Quel giorno gli alberi intorno respirarono: me ne andrò via
Caffè, penna e matita su carta, 2015




giovedì 11 aprile 2024

JORGE di Sotirios Pastakas - nuova edizione

 Jorge è un racconto, non è soltanto una raccolta di poesie; se relegassimo questo libro in un solo genere non capiremmo il senso ascendente dei suoi versi. Jorge è tutto ciò che sta al di fuori di Sotírios Pastákas e viceversa. Jorge è un felino apolide, Sotírios è il più grande poeta greco vivente, traduttore dei migliori aedi italiani, amante della frantumazione del qui-ora (Martino Ciano)


Sotirios Pastakas è nato nel 1954 a Larissa in Tessaglia. Ha studiato medicina a Napoli e Roma. Per trent’ anni ha lavorato come psichiatra ad Atene. Oltre a psichiatra e poeta e inventore di riviste on line (Poiein, Thraka, Ftera Xinas, Exitirion), produttore radiofonico e maestro del corso di scrittura vissuta. Ha pubblicato quindici raccolte di poesie, un monologo teatrale, un libro di saggi e traduzioni di poeti italiani (Sereni, Penna, Saba, Pasolini, Gatto, de Angelis, Magrelli ecc). Collabora con varie riviste letterarie con saggi e traduzioni dall’italiano. Dal 1994 è membro della Società degli Scrittori Greci (Greek Writers Society). È stato tradotto in quindici lingue e ha partecipato a vari festival mondiali di poesia. Nel Settembre 2001 è stato ospite onorario al Hawthodern Castle International retreat for Writers, presso Edimburgo. Il suo libro “Trilogia” (ed. Parousia, 2012) è stato pubblicato negli Stati Uniti nel 2015, col titolo «Food Line», tradotto da Jack Hirschman e Angelos Sakkis. Il suo primo libro di racconti “Il Dott Ψ e I suoi pazienti” è stato pubblicato nel 2015, da “Melani” editore, Atene. Nel 2016 e stata edita da Multimedia Edizioni un'antologia della sua poesia, “Corpo a corpo” suo primo libro "italiano"., Nel 2018 e uscito “Jorge” dai Quaderni del Bardo, di lecce, e la sua “Guida di sopravivenza per giovani autori”, Apopeira ediz., Atene, piu una sua aricchita antologia personale “Corpo a frizione”, Romi ediz, Salonico. A Sotirios Pastakas viene assegnato il 4 dicembre il Premio Annibale Ruccello per la Poesia dello STABIA TEATRO FESTIVAL.Ha vinto il Concorso "Ritratti di Poesia.140", seconda sezione (Europa) per il 2016.

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IO NON SONO IL MIO SINTOMO di Renzia D’Incà (collana Fuochi a cura di Ottavio Rossani)

  Renzia D’Incà con Io non sono il mio sintomo ha scritto una raccolta/specchio: una poesia dopo l’altra si vede e si sente passare un’esper...