lunedì 1 settembre 2025

Anthology of Contemporary Korea 4-line Poetry: Antologia di Poesia Coreana Contemporanea Poesie di 4 versi

 Questo libro contiene testi in coreano, inglese e italiano per un'esperienza di lettura internazionale.


Nell'universo poetico contemporaneo, la brevità non è una limitazione, ma una forza generativa. L'Anthology of Contemporary Korea 4-line Poetry, tradotta con finezza e cura da Kim Kooseul, Sodam Choi e Laura Garavaglia, si presenta come un mosaico multiforme di intuizioni liriche, frammenti di coscienza, epifanie sospese. In ogni poesia, la voce si comprime ma vibra: quattro versi come quattro battiti, quattro respiri, quattro soglie d'accesso all'infinito. L'antologia, non è solo un'opera letteraria. È anche un atto politico e culturale: un gesto di apertura e riconoscimento. In un tempo in cui i confini sembrano chiudersi, questi versi tracciano nuove mappe del sentire umano. E lo fanno grazie a chi, come l'editore, Laura Garavaglia e la Casa della Poesia, crede che la parola sia ancora capace di costruire ponti tra mondi lontani, tra lingue, tra cuori.

Poeti – Contenuto:

Choi Dongho, Doung Siyoung, Kim Chu-in, Kim Kooseul, Kim Soo-bok, Ko Doohyun, Lee Hasuk, Na Ki Chul, Park Yong-jae, Shin Duk-ryong, Son Jeoung-Soon, You Jaeyoung

Tradotto da Kim Kooseul e Sodam Choi - Traduzione dall'inglese di Laura Garavaglia.

Con il Patrocinio Morale del Consolato Generale della Repubblica di Corea a Milano



Radiant Life, Today by di CHOI DONGHO

Questo libro contiene testi in coreano, inglese e italiano per un'esperienza di lettura internazionale


Choi Dongho è un teorico della poetica e poeta di spicco che ha esplorato e approfondito la metodologia estetica e la realizzazione poetica della «Poetica che porta a un Tao». Lo «Spiritualismo», che egli ha costantemente ridefinito come teoria estetica indipendente nella storia della poesia coreana, insieme all'«Estremismo Lirico» come suo quadro poetico, può essere interpretato come un processo metodologico di ricerca, comprensione e celebrazione del Tao. (Hong Yonghee - Critico letterario, Professore alla Kyunghee University)

Choi Dongho (Poeta, critico letterario) - Nato nel 1948 a Suwon, Corea del Sud. Membro dell'Accademia nazionale delle arti della Repubblica di Corea, Choi Dongho è professore emerito dell'Università di Kyungnam e professore emerito dell'Università di Corea. Nel 1976 ha pubblicato la raccolta di poesie Yellow Dust Storm, segnando il suo debutto come poeta. Nel 1979 ha esordito come critico letterario attraverso il concorso letterario di Capodanno del Chungang Ilbo. Dagli anni '80 è diventato un critico affermato e dagli anni 2000 in poi ha pubblicato diverse raccolte di poesie, tra cui Dharma, Playing with a Ball, A Jewel Beetle in Flame, A Face of Ice, The Southern Gate Hill of Suwon, The Monarch Butterfly e Radiant Life, Today tra molti altri.

Traduzione dall'inglese di Laura Garavaglia

Con il Patrocinio Morale del Consolato Generale della Repubblica di Corea a Milano




AVENIDAS PERDIDAS: Traducción al español de Emilio Coco by KOOSEUL KIM

 Traducción al español de Emilio Coco.

Con el patrocinio moral del Consulado General de la República de Corea en Milán

Ne la poesía de Kooseul Kim, quien es profesora emérita de Lengua y Literatura inglesa en la Universidad de Hyupsung, se advierten influencias de la poesía occidental, a menudo declaradas, como en los versos de De Laforgue, donde cita, además del poeta francés, Baudelaire, Dante, Eliot para subrayar cómo la poesía renueva en todos los poetas en el intento de revelar lo inexpresable. La autora consigue armonizar en sus versos las voces y los ecos de grandes poetas pertenecientes a la cultura occidental con las tradiciones de la cultura oriental. Unejemplo es la fidelidad de Kim a la tradición de la poesía coreana de los siglos pasados: la Naturaleza es uno de los temas recurrentes continuamente en sus versos. Flores, árboles, pájaros, peces, viento, nubes, lluvia, sol, cielos en el ocaso… una Naturaleza que en sus manifestaciones se hace metáfora de la existencia (Emilio Coco)






venerdì 22 agosto 2025

NEURO INTELLIGENCE di Mirco Turco

 La guerra è sempre stata una lotta per il controllo del territorio, delle risorse e delle menti. Tuttavia, nel mondo contemporaneo, le sfide non si limitano più solo ad evidenti frontiere geografiche o alla quasi banale dominazione economica. La nuova frontiera della guerra si trova all’interno di ciascun individuo: nel cervello. Esso è il vero campo di battaglia e, in fondo, lo è sempre stato! Questa trasformazione epocale sta ridefinendo i contorni stessi del conflitto e della sicurezza. La coscienza umana, una volta considerata un mistero insondabile, è ora materia di studio e approfondimento tecnologico, potenzialmente, di manipolazione. Tecniche come la guerra cognitiva, l’uso di algoritmi per influenzare pensieri e comportamenti, e l’emergere delle “neuroarmi”, pongono interrogativi inquietanti su come le informazioni, le emozioni e persino le percezioni possano essere controllate, distorte o utilizzate. La crescente interconnessione delle tecnologie digitali, l’intelligenza artificiale, che sembra quasi un impercettibile ossimoro, e la neuro-tecnologia stanno implacabilmente accelerando questo processo. Se, in passato, l’intelligence si concentrava principalmente sulla raccolta di informazioni da fonti fisiche e strategiche, oggi il suo obiettivo è più ambizioso: accedere, di fatto, alla mente umana!


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lunedì 23 giugno 2025

NEL DITTONGO DI UN GATTO di Šamšad Abdullaev a cura di Paolo Galvagni

Questo volume è pubblicato all’interno della prestigiosa collana “Poesia in Asia Centrale”, curata da Paolo Galvagni, con traduzioni filologicamente raffinate e un apparato critico che permette di apprezzare ogni sfumatura di senso. Il libro è disponibile, con copertina che ritrae il poeta in uno scatto iconico di Jussuf Karajev.


Šamšad Abdullaev è nato nel 1957 a Ferganà (Uzbekistan orientale). Nel 1979 si è laureato in filologia russa presto il locale Istituto pedagogico. Ha lavorato nella casa editrice “Ëš gvardija” (Taškent), nel laboratorio di sceneggiatori presso la compagnia cinematografica “Uzbekfil’m”. Nel 1988 ha fondato l’almanacco “Molodost’” (Taškent). Nei primi anni Novanta ha diretto la sezione di poesia nella rivista “Zvezda vostoka”. Ha vissuto a Ferganà e ad Almaty (Kazachstan). Dopo una lunga malattia si e spento nel 2024. La sfera degli interessi artistici spazia dalla prosa libera frammentaristica ai versi, dalle sceneggiature agli articoli, riguardanti i problemi della pratica poetica contemporanea e della cinematografia (articoli su Antonioni, Rechviašvili, Pierre Casta, Olmi, etc). È autore di sceneggiature per film a cartoni animati “Pauza” [Pausa] (regia di Sergej Alibekov, premio al festival di Annecy), “Lošad’” [Il cavallo] (regia di M. Machmudov, premio al festival del cinema d’animazione a Istanbul).Tra le raccolte poetiche si ricordano Promežutok [Intervallo] (1992), Medlennoe leto [La lenta estate] (1997), Nepodvižnaja poverchnost’ [Superficie immobile] (2003), Približenie okrain [L’avvicinarsi delle periferie] (2013), Pered mestnost’ju [Davanti alla località] (2017), Monotonnost’ predmest’ja [La monotonia di un sobborgo] (2023); i volumi di prosa Dvojnoj polden’ [Doppio mezzogiorno] (2000), Pripominajuščeesja mesto [Un luogo che si ricorda] (2012). Suoi versi sono apparsi su varie riviste in lingua russa: “Znamja”, “Volga”, “Zvezda Vostoka”, “Mitin žurnal”, “Kommentarij”, “Poezija i kritika”, “Rodnik” (Riga), “Černovik” (New York), “Kollegium”, “Voum”, “Mnogotočie”, “Nezavisimaja Gazeta”, “Ural’skaja nov’”, “TextOnly”. È stato insignito di vari riconoscimenti: il premio Andrej Belyj (Pietroburgo 1993), il premio delle riviste “Samvatas” (Kiev 1993) e “Znamja” (Mosca 1998). I suoi testi (versi, racconti, saggi, interviste) sono stati tradotti in finlandese, francese, tedesco e italiano


giovedì 12 giugno 2025

IL MIO TEATRO DI POESIA di Giuseppe Puppo

Giuseppe Puppo scrittore, giornalista, direttore di una testata giornalistica, con un amore, per nulla inconfessato, per il teatro. La sua indole giornalistica lo porta dapprima a scrivere un libro d’inchiesta sull’incidente a tutt’oggi ancora poco chiaro che è costato la vita ad uno dei rampolli di casa Agnelli. O ancora, un testo su Peppino Basile, dimostrando ulteriormente il profondo desiderio di verità intorno a vicende occultate da misteri e mistificazioni della realtà. I suoi testi teatrali invece sono destinati a lasciare un segno nel panorama culturale salentino e italiano. Le sue intuizioni giornalistiche e la conoscenza profonda dell’animo umano lo portano ad esempio a scrivere La Dea trans, la storia di Carlotta Paiano, prima trans leccese famosa negli anni Ottanta, ma poi scomparsa nella più profonda solitudine. È invece una fortunata circostanza ad ispirare la stesura di «Sono abbastanza grande adesso per diventarti amico». Puppo è un giovane studente del 3° ginnasio del liceo Palmieri di Lecce quando Pier Paolo Pasolini tiene la sua ultima conferenza pubblica. Dopo pochi giorni, a Ostia, sarà assassinato. Proprio da quella esperienza nasce il testo che Giuseppe Puppo dedica al grande scrittore e regista. Mettere tutti in un unico testo i suoi capolavori teatrali è l’ennesima intuizione letteraria che coniuga il bello del teatro con il piacere della lettura. Ma l’aspetto più interessante di questa summa è un filo conduttore che, in un certo senso, lega i soggetti delle sue opere, molti dei quali personaggi scomodi, ai margini, ingiustamente collocati in una zona d’ombra della cultura ufficiale perché troppo avanti, perché la loro comprensione avrebbe dovuto smontare pregiudizi e stereotipi consolidati, perché non politicamente corretti

(Dalla Prefazione di Antonio Leo)




Le rondini di Lunetto di Joseph Fasano

  Nella Calabria del dopoguerra, un uomo enigmatico con il volto coperto da una maschera di seta nera, Andreas Vinetti, giunge a Lunetto por...

LECCE